Un sabato mattina in giro per Roma insieme alle donne della scuola di lingua italiana

Avevo scoperto,  in “Riflessioni sull’arte…” a cura di Teresa, l’indicazione di una mostra fotografica e la segnalazione di un articolo sull’Huffington Post: 

Nascere donna non è una colpa, ma in alcuni paesi può diventarlo. In silenzio, e nell'ombra, quasi un miliardo e mezzo di bambine crescono senza possibilità di scegliere il proprio destino. Al loro essere "nate invisibili", la fotografa canadese Sheila McKinnon dedica il progetto “BornInvisible” in mostra al Museo di Roma in Trastevere dal 6 giugno al 28 settembre 2014.
Penso:  le studentesse della nostra scuola non sono invisibili. In qualche modo il loro destino lo hanno scelto, lasciandosi forse dietro, questo sì, altre donne meno fortunate.
Vale la pena tentare. Potrebbe essere un’occasione, motivo e spunto di riflessione per tante di noi.
Chiamo la “maestra” Simona (così ci chiamano le donne a scuola!) e le racconto.
Tentiamo e contattiamo la fotografa. 
Le raccontiamo della nostra scuola e lei, piuttosto sorpresa della richiesta inconsueta, si mette subito generosamente a nostra disposizione. Sorpresa perché forse … c’è uno iato tra i “soggetti” da lei fotografati, lei, e la realtà concreta di vita quotidiana di donne immigrate che vivono nella nostra stessa città. 
Questo intuiamo. Ma ringraziamo e ci lasciamo coinvolgere.
 
Dell’artista e del suo lavoro ne parliamo a lezione.
avevamo letto: “la Mckinnon lega il suo lavoro alla questione dei diritti umani e delle ingiustizie sociali. Come comunità globale è nostra responsabilità morale cercare di affermare diritti ed uguaglianza per le adolescenti e per le donne. È l’istruzione che cambia le regole del gioco, la road map per diventare visibili, cambiando il percorso di vita delle giovani donne e portando con sé il miglioramento economico”. E questo raccontiamo alle donne. 
Le studentesse rispondono all’invito con curiosità ed entusiasmo. 
Partecipare insieme ad un evento del genere, di sabato mattina, è qualcosa di insolito per Shirin che, senza batter ciglio, già pensa a come organizzare la famiglia in sua assenza. Sandra ride. È  contenta e, nonostante qualche linea di febbre, non si tira indietro. Kathrin ed Elena, riflettono. Chiedono nome e cognome della fotografa per poter fare le loro ricerche su internet. Per Mardiah sarà un’alzataccia! Da Monterotondo ci vuole un po’ più di tempo per riuscire ad arrivare puntuale all’appuntamento ma, insieme a Benedetta, decidono di vedersi un po’ prima ed arrivare insieme.
Kelly vorrà riportarsi a casa una foto che la ritragga con l’artista! Hend, Diana, Sultuana, Tsegabrhan, Tzion e Jean non potranno esserci per impegni già presi ma ci augurano di trascorrere insieme una bella giornata. 
Siamo contente anche noi. C’è aria di entusiasmo e leggerezza.
 
Anche Carminella è contenta ed emozionata.
Prima di inoltrarci nel museo, accogliamo piacevolmente la proposta di Teresa di guidarci nella storia di quegli antichi luoghi. Ascoltiamo attente e, in piazza Sant’Egidio, baciate dal sole, i suoi racconti si fanno memoria legandosi al rapporto con il territorio.
 
L’artista ci riceve all’entrata. Anche lei è emozionata quanto noi. 
Più tardi dirà alle donne che la loro visita è stata per lei più importante della visita di un ambasciatore!
Le grandi immagini fissate nei lunghi corridoi, catturano gli sguardi. E mentre Sheila Mckinnon ci racconta del suo lavoro e anche un po’ della sua ricerca e di se stessa, c’è chi delicatamente concentra l’attenzione su un particolare, chi su un altro e i tanti pensieri aleggiano.  
Così, tutte insieme, fino alla fine della visita.
 
Si è fatto tardi, bisogna andare.
Le donne non si sottraggono alla richiesta di Sheila di esprimere le loro sensazioni. Con fierezza riconoscono il loro coraggio. Le fanno i complimenti e guardano al loro futuro e a nuove possibilità.
La sera ricevo una mail:
 
“Clara,
Sono ancora emozionata per il bell'incontro di oggi!
Ora ti mando un'altra foto del gruppo e poi mi metto al lavoro per scegliere qualcuno dei momenti dell'incontro… per questi bisogna avere un po' di pazienza…
un abbraccio – Sheila”

Mi addormento stanca ma felice.

 
Clara
 
 

A cura di Clara Santini