Conferenze

In occasione del °XIV Symposium Internazionale "Literacy Education and second Language Learning for Adult" che si è tenuto a Palermo presso l'Università per stranieri di Palermo (4 - 6 ottobre 2018), Clara Santini, la nostra docente di lingua italiana come L2, ha partecipato in qualità di relatrice con una relazione dal titolo "I KUNA KADI'. Le emozioni oltre la parola. Progetto Cultura destinato a rifugiati e richiedenti asilo".
Nella relazione, con la quale è stato raccontato il Progetto Cultura che dal 2016 svolge insieme ai ragazzi rifugiati e richiedenti asilo ospiti beneficiari nel Centro di prima accoglienza straordinario “Casale dei Mnaci” di Ciampino, è stato fatto riferimento alla Teoria della nascita di Massimo Fagioli, esponendo in particolare la certezza teorica dell’uguaglianza della nascita umana e la chiara distinzione tra "bisogni ed esigenze".

  Video Progetto Cultura per rifugiati e richiedenti asilo

Convegno 2016 “Diversita’ nell’uguaglianza: una utopia possibile”

"L'Associazione Culturale Amore e Psiche, insieme alle altre organizzatrici (in collaborazione con Amica, APS Carminella, Ass. La Scuola che verrà, Ass. Suono e Immagine Onlus, Cooperativa Sociale di Psicoterapia Medica, Ass. Dasud) riprende il filo dell'incontro del 2014 "Quando l'amore... non è amore. Quale cultura contro la violenza ", per approfondire il retroterra culturale che condiziona il rapporto interumano, in particolare il rapporto uomo/donna e adulti/bambini e adolescenti e troppo spesso lo perverte in un rapporto di sfruttamento e distruzione materiale e psicologica.

La realtà attuale delle migrazioni "forzate" che coinvolge donne, uomini e minori che, entrando nel nostro mondo, provocano da parte della nostra cultura e società una reazione spesso molto violenta, ci obbliga a considerare, oltre la violenza visibile della evidente distruttività fisica, anche quella invisibile che si esercita con la negazione dell'identità, fino all'annullamento della umanità stessa di molti esseri umani.

Il convegno vuole fornire nuovi strumenti culturali ed indicazioni per efficaci cambiamenti e raccontare esperienze positive già operanti.

Convinti come siamo che vedere ed accettare nel diverso la originaria uguaglianza della nascita umana, permette il rapporto naturalmente non violento con l'altro, unica speranza di realizzazione umana”.

Carminella ha partecipato il 6 maggio per raccontare Una convivenza di Mondi possibile. L’esperienza della Scuola di lingua italiana per donne straniere, con interventi a cura di Clara Santini, Roxana Guzman Armani e Tening Ndiaye.

Roma, 29 aprile – 6 e 20 maggio 2016

 

Diritto, psichiatria, società civile: una convivenza difficile

Ubi homo, ibi oscietas. Ubi soietas, ibi ius. Ergo ubi homo, ibi ius”, recita l’antica locuzione. Il Diritto nasce dagli uomini per gli uomini e le loro necessità di rapporto. In particolare, la storia del Diritto Romano ci introduce ad una vicenda che contraddistingue il pensiero giuridico nelle varie epoche storiche, fino ai giorni nostri. Ad un certo punto infatti, questa scienza umana fa un incontro, che la segnerà in maniera indelebile a ancora irrisolta, con quella condizione patologica anch’essa esclusivamente umana che è la malattia mentale. La quale, proprio in quanto patologia, diventerà oggetto della branca specialistica della Medicina nota come Psichiatria.

La convivenza tra saperi così complessi impegna dunque la Società civile nella ricerca di risposte a domande difficili.

Nel Regno d’Italia, l’apertura nel 1876 dei manicomi criminali, conosciuti dal 1975 come Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), è da considerarsi come una soluzione cercata attraverso un contraddittorio durato più di sessant’anni tra la Scuola Classica e la Scuola Positiva che si contendevano i principi fondamentali del Diritto Penale, in merito al libero arbitrio e allo stato di malattia mentale. Con questi istituti si pensava allora di essere riusciti nell’intento di tutelare malattia e società.

Oggi, nell’Italia Repubblica Parlamentare, in applicazione della Legge 81/2014 e dopo 139 lunghissimi anni, si impone la chiusura degli O.P.G.

Di certo i tempi sono maturi per cimentarsi nei nuovi scenari che sono apparsi all’orizzonte. Ma proprio per evitare che si ripetano fatti che hanno dolorosamente segnato l’umana convivenza nel nostro Paese, si avverte la necessità di riaprire un confronto a più voci su questo intricato connubio tra Diritto e Psichiatria.

Scopo del Convegno sarà quello di tracciare un percorso storico, filosofico, giuridico, medico e politico per comprendere i processi di una Società che deve continuare a progredire nell’acquisizione dei diritti fondamentali dell’essere umano, con uguale considerazione della tutela dei cittadini e della cura dei malati. La riflessione, grazie anche alla partecipazione di alcune rappresentanze delle Istituzioni, sarà ampliata alle future prospettive sanitarie, sociali, politiche e culturali che seguiranno la chiusura degli O.P.G.

(a cura dell’APS Carminella)

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